
Anche l’Unione europea sta spingendo per promuovere ‘città intelligenti’, una strategia che riguarda non solo l’urbanistica ma anche gli stili di vita, come prevede il progetto Smart City, con incentivi per promuovere economie e modelli per un futuro sostenibile.
Tra le esperienze emblematiche, quella della cittadina di Aarhus in Danimarca, dove è stato realizzato un distretto con abitazioni che riducono del 70% il fabbisogno energetico; un’esperienza che ha stimolato collaborazioni tra le diverse realtà del territorio pubbliche e private: è prevista la nascita di altre 4 città satellite legate alla nuova via tranviaria. Questi investimenti hanno portato miglioramenti sensibili alla collettività (in primis in termini di risparmio nei consumi) e hanno favorito l’ammodernamento dell’aspetto normativo, consentendo di cambiare piani regolatori e norme per le costruzioni.
Un altro esempio significativo riguarda l’ampliamento di Vienna; si tratta di un progetto di ricerca Ue sulla città del futuro e si basa sul concetto di ‘metabolismo’ urbano: pianificazione dei trasporti, autonomia energetica degli edifici e qualità del design architettonico vengono pensati in modo integrato, con uno sviluppo urbano che grazie all’impiego di nuove tecnologie costerà l’80% in meno del previsto.
Il dibattito è ben presente anche in Italia: la sfida principale è quella di rinnovare il patrimonio edilizio senza consumare nuovo suolo, ma con interventi che abbiano come punto di forza la qualità dei progetti e l’impiego di tecniche innovative, l'attenzione per l'efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. Come riporta una ricerca del Wwf, il 75% delle abitazioni italiane sono state costruite prima del 1976, quando fu introdotta la normativa sull’efficienza energetica negli edifici.
Il Piano Città, avviato dal Decreto Sviluppo per riqualificare e rigenerare le aree degradate delle nostre città, è operativo, può contare su 2 miliardi di euro e riguarda anche aspetti di efficientamento energetico. Sono oltre 400 i progetti presentati dai Comuni per accedere al finanziamento; tra le proposte, c’è quella che riguarda la città di Bari, con un piano dedicato al quartiere di San Girolamo-Fesca che prevede riqualificazione urbanistica e ambientale, creazione di un urban center e di un centro giovanile, misure per la mobilità sostenibile: un esempio che unisce rispetto dell’ambiente e inclusione sociale, per una migliore qualità della vita.
A cura della Redazione Ecocittà
Ecocittà è un progetto immobiliare ecosostenibile che trasformerà la cittadina di Porto Potenza Picena, nelle Marche, grazie al recupero di un’ex area industriale a ridosso del mare.